4 settembre H 10-12:30

Parco del Bastione delle Maddalene, Vicolo Madonnina, 37129 Verona

LAB DI CIANOTIPIA

a cura di Sara Pellizzer

Apri la scatola dei segreti seguendo le indicazioni di Sara e crea la tua “composizione perfetta”!

info: laboratorio gratuito

età: 8-12

posti limitati: 12

iscrizione obbligatoria scrivendo a grenze.arsenali.fotografici@gmail.com

NB: per i bambini è richiesta la presenza di un adulto che lo affiancherà per tutto il Laboratorio


4 settembre H 09:30-12:30

Parco del Bastione delle Maddalene, Vicolo Madonnina, 37129 Verona

Opere aperte. Laboratorio di sguardo

Allenarsi a guardare il mondo attraverso la fotografia contemporanea

a cura di Michele Pascarella

info

quota di partecipazione: € 25 per iscrizioni entro il 15 luglio

(euro 35 per iscrizioni entro l’1 settembre)

iscrizioni: 327-7341027, grenze.arsenali.fotografici@gmail.com

partecipanti: minimo 5 / massimo 25

Una cosa è contenta d'essere guardata dalle altre cose solo quando è convinta di significare sé stessa e nient'altro, in mezzo alle cose che significano sé stesse e nient'altro.

Italo Calvino, Palomar, 1983

Si curiosa fra luminose esperienze fotografiche, dalle Avanguardie ad oggi.

Se ne parla esplorando opere e autori, anche presenti in mostra a Grenze – Arsenali Fotografici 2022. Si praticano alcuni piccoli esercizi di sguardo usando carta, penna, un cavolfiore e WhatsApp.

Non un bignami di storia della fotografia, bensì un’occasione concreta di utilizzare le stramberie che molti autori hanno ideato e realizzato per accorgersi (questa la parola chiave) di come guardiamo la realtà circostante e di come, spesso inconsapevolmente, il giudizio prenda il sopravvento: guardarsi guardare, direbbe il filosofo Maurice Merleau- Ponty.

Si è invitati a un concreto e minuzioso allenamento di consapevolezza in cui, attraverso semplici pratiche, si potrà osservare ciò che ci circonda (tra cui le fotografie in mostra a Grenze – Arsenali Fotografici 2022), cercando quella diminuzione di sé che permette al mondo di rivelarsi, come un tesoro.

Tra le molte strade possibili daremo spazio a opere e autori che hanno inteso l'esperienza estetica (quindi, etimologicamente, conoscitiva) come nucleo pulsante della propria proposta.

Il titolo del laboratorio è un omaggio a Umberto Eco, al saggio del ’62 in cui analizza il gesto dell’artista che, distante da ogni esibizione di téchne, si fa iniziatore di un’opera che solo la partecipazione del pubblico potrà far esistere.

Un esempio chiarissimo in questo senso è Esposizione in tempo reale - Lascia su queste pareti una traccia fotografica del tuo passaggio che Franco Vaccari allestì alla Biennale di Venezia del 1972, installando una cabina per fotografie e invitando i visitatori che nel corso dei mesi vi si fossero imbattuti a realizzare l’opera -aperta- a cui lui aveva dato il via.

Artista come attivatore di esperienze e percorsi, dunque. Estetica come contrario di anestetica, non di inestetica. Durante il laboratorio verranno proposti molti esempi ed alcuni esercizi.

Il primo, solitamente, si intitola Che cavolo guardi?.

Si prende un cavolo e si chiede alle persone di descrivere in tre minuti ciò che vedono. Subito ci si accorge che tanti sono i mondi quanti sono i differenti sguardi.

Opere aperte è un percorso non pensato per gli addetti ai lavori, piuttosto per chi curioso vuole avvicinarsi alle visioni di Marcel Duchamp e Claude Cahun, di Hannah Höch e di Filippo Tommaso Marinetti, di Gino Severini e Man Ray, di Luigi Russolo e dei Fratelli Bragaglia, di Allan Kaprow e di Franco Vaccari, di John Cage e Marina Abramović, di Piero Manzoni e di Yoko Ono, di Gino De Dominicis e di Erwin Wurm, di Félix González-Torres e di Olafur Eliasson, di Richard Serra, di Jeppe Hein e del tanto discusso Damien Hirst: autori presi in considerazione come utensili atti a smontare e rimontare il nostro sguardo.

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Dal 2015 Opere aperte è stato realizzato -in occasione di rassegne e festival o come appuntamento a sé stante- in musei (tra cui il MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna e il MUSAS Museo Storico Archeologico di Santarcangelo di Romagna), teatri (tra cui il Teatro Julio Cortazar | Teatro Nucleo di Ferrara e la Casa delle Storie di Reggio Emilia), librerie, parchi, sedi di associazioni culturali in città e fra le colline.

Michele Pascarella

Si interessa in particolare delle rivoluzioni del Novecento e delle contaminazioni fra le diverse pratiche artistiche. Al DAMS di Bologna scopre il mondo delle arti visive contemporanee: autori sorprendenti e opere luminose che hanno attraversato gli ultimi cento anni. E forse qualcuno in più.

Dal 2012 scrive sulla rivista cartacea e online Gagarin Orbite Culturali, in rappresentanza della quale dal 2019 è membro del network nazionale Rete Critica. Dal 2021 è caporedattore di Gagarin Orbite Culturali online. Dal 2014 è fra i redattori della rivista cartacea Hystrio. Trimestrale di teatro e spettacolo. Dal 2012 al 2016 ha collaborato con la rivista online Artribune, dal 2013 al 2016 con la rivista cartacea Teatri delle Diversità.

Dal 2015 propone Opere aperte, laboratorio sullo sguardo per adulti a partire dal quale, dal 2021, progetta e realizza inoltre azioni pubbliche in spazi sia urbani che naturali legate alla pratica artistica ed estetica del camminare.

Nel 2017 ha pubblicato, per Titivillus Editore, il libro Racconti su un attore operaio. Luigi Dadina nel Teatro delle Albe. Dal 2017 al 2021 è stato consulente artistico del Festival internazionale di performing arts Natura Dèi Teatri (Parma). Dal 2021 cura laboratori di cronaca teatrale per Accademia Perduta - Romagna Teatri. Nel 2022 è consulente e supervisore critico del progetto Andante di Faber Teater (Chivasso - TO). Dal 2022 progetta, cura e modera convegni internazionali sul rapporto fra le arti e altri ambiti e pratiche dell’umano: Parole in cammino, Chivasso (TO), 5 marzo 2022, 20 relatori da tutta Italia ed Europa; Attraverso le arti: educazione e futuro, Faenza (RA), 28 maggio 2022, 40 relatori da tutta Italia ed Europa: Connessioni Scena Natura _ convegno itinerante tra i colli bolognesi, Bologna, 6 giugno 2022, 30 relatori da tutta Italia.

http://michelepascarellateatro.blogspot.it/

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Short Version in EN

Open works. Workshop of look
Training to look at the world through contemporary photography



We are curious among bright photographic experiences, from the avant-garde to today. We talk about exploring works and authors, also exhibited in Grenze - Arsenali Photographs 2022.
You practice some small looking exercises using paper, pen, a cauliflower and Whatsapp.

Michele Pascarella is a theatre, dance and visual arts critic. Curious about other arts. For almost thirty years he has been mixing stories, words, images and people. As a scholar of performing arts he is particularly interested in the revolutions of the twentieth century and the contamination between the different artistic practices. Thanks to the DAMS in Bologna he discovers the world of contemporary visual arts: amazing authors and luminous works that have spanned the last hundred years. And maybe a few more.