Francisco Macfarlane

Codificaciones

IT

Questo progetto presenta negativi in medio formato sovrapposti a codici QR, simboli quotidiani che possono essere decodificati solo tramite un dispositivo smart. Ogni codice conduce a un’immagine digitale di uno spazio inaccessibile: una porta chiusa, una vista da un aereo, una finestra sbarrata. L’opera esplora la tensione tra analogico e digitale, tra ciò che è visibile e ciò che è nascosto, ciò che è fisico e ciò che è virtuale. Stampando queste soglie digitali su una superficie fotosensibile, materiale e ricca di chimica e di tempo, lo spettatore deve usare il telefono per accedere all’immagine. Il digitale sostituisce il processo chimico, spostando l’atto del vedere in un gesto ibrido. Il progetto riflette su come oggi abitiamo le immagini e su come il progresso tecnologico abbia spostato la dimensione materiale della fotografia. Ciò che vediamo, ciò che tocchiamo e ciò che comprendiamo non necessariamente coincidono. Codificaciones affronta la fragilità tanto nelle forme fisiche quanto in quelle digitali. I negativi analogici sono oggetti delicati, tangibili e sempre presenti. I codici QR rimandano a immagini digitali che possono essere viste solo temporaneamente su uno schermo del telefono e che non hanno una conservazione fisica. L’opera mette in evidenza la natura fragile del materiale fotografico e l’instabilità dell’accesso digitale. L’autore riflette inoltre sulla limitata accessibilità di determinati spazi e su come la nostra esperienza delle immagini dipenda dalla tecnologia, rendendo tale esperienza fragile e mediata.

BIO

Francisco Macfarlane è un fotografo e ingegnere del suono argentino, attualmente residente a Berlino, in Germania. La sua pratica artistica ruota attorno alle tecniche analogiche in bianco e nero di camera oscura, spesso impiegando metodi alternativi che trascendono la fotografia tradizionale materializzando suoni, materia organica e diverse sostanze chimiche. Attraverso il suo lavoro, indaga l’impatto della tecnologia nell’era dell’iperconnettività, riflettendo su come essa trasformi i modi in cui creiamo, percepiamo e condividiamo le immagini. Temi centrali nei suoi progetti sono l’istantaneità, la disconnessione dal naturale e dal reale e l’erosione dell’attesa come esperienza temporale.

EN

This project presents medium format negatives overlaid with QR codes, everyday symbols that can only be decoded through a smart device. Each code leads to a digital image of an inaccessible space: a locked door, a view from an airplane, a barred window. The work explores the tension between analog and digital, between what is visible and what is hidden, what is physical and what is virtual. By printing these digital gateways on a photosensitive, material surface rich in chemistry and time, the viewer must use a phone to access the image. The digital replaces the chemical process, shifting the act of viewing into a hybrid gesture. The project reflects on how we inhabit images today, and how technological progress has displaced photography’s material dimension. What we see, what we touch, and what we understand no longer necessarily align. Codificaciones addresses fragility in both physical and digital forms. The analog negatives are delicate objects that are tangible and will always be there. The QR codes link to digital images that can only be seen temporarily on a phone screen and are not preserved physically. The work highlights the fragile nature of photographic material and the instability of digital access. The author also reflects on the limited accessibility of certain spaces and how our experience of images depends on technology, making that experience fragile and mediated.

BIO

Francisco Macfarlane is an Argentine photographer and sound engineer currently based in Berlin, Germany. His artistic practice revolves around black-and-white analog darkroom techniques, often employing alternative methods that transcend traditional photography by materializing sounds, organic matter and various chemical substances. Through his work, he investigates the impact of technology in the era of hyperconnectivity, reflecting on how it alters the ways we create, perceive and share images. Central themes in his projects include instantaneity, the disconnection from the natural and real and the erosion of waiting as a temporal experience.