ASPETTATIVE TRADITE

a cura di Angelica Rivetti

in mostra

Chiara Bandino, Gloria Pasotti, Nicolò Lucchi, Arielle Bonne Année

Le aspettative hanno da sempre un’incidenza incredibilmente forte sulla manifestazione di uno stupore, quest’ultimo infatti nasce spesso come conseguenza a qualcosa di inatteso, incompreso, lontano, ambiguo, incerto.

Nell’accezione che i filosofi settecenteschi diedero alla meraviglia e allo stupore, si legava inevitabilmente quella fascinazione mista a timore nei confronti della vastità imprevedibile e incontenibile della natura e, più in generale, di tutti quei fenomeni del mondo inspiegabili ma in grado di sopraffare l’emotività dell’essere umano: queste sensazioni iniziavano a essere tradotte con il concetto di “sublime”.

Questa mostra, che coinvolge quattro artiste e artisti tra video e fotografia, sfida il pubblico: traiettorie incerte e pluralità di stimoli sensoriali giocano con il corpo, l’occhio e l’orecchio dello spettatore cercando di confondere e soprattutto di tradire, nel bene o nel male, ogni aspettativa. 


 

Chiara Bandino (Roma,1985) inizia la sua ricerca fotografica nel 2010. Dopo gli studi di Biologia Marina, si laurea in fotografia a Roma per poi specializzarsi a Milano presso l'Accademia Luz. Come artista, è principalmente interessata a utilizzare l'archivio come strumento narrativo. Dopo essersi trasferita a Verona nel 2015 ha co-fondato Fonderia 20.9, galleria che si occupa di fotografia contemporanea di cui è produttrice, curatrice e responsabile della linea editoriale. È co-fondatrice e curatrice del progetto SÅM Esplorazione visiva della Lessinia. Nel 2022 ha collaborato all’ideazione, alla produzione e all’installazione delle mostre esposte al festival PHMuseum Days a Bologna. Fa parte del team di AlvaBooks, corner store, a Verona, dedicato all’editoria indipendente di cui co-cura le scelte editoriali e l’organizzazione degli eventi, in collaborazione con Fonderia 20.9.

ig: chiarabandino, fonderia209


Gloria Pasotti (1987) lavora con fotografia, video e disegno. Le sue opere rimuginano sul quotidiano e sul marginale cercando di rappresentarli con un approccio enigmatico e sentimentale. La costruzione di ogni progetto è un processo non lineare, un dialogo dinamico e performativo con il proprio ambiente naturale e situazione domestica, alla ricerca di nuove modalità di vivere l’interiorità, il concetto di casa e le loro narrazioni. Racconta le domande impossibili, le cose più prossime, gli oggetti senza status e una intimità carica di sogni e fallimenti. Raccoglie, remixa e altera gli oggetti della vita quotidiana e delle sue perlustrazioni reali e digitali con il tentativo di creare un nuovo ordine di forme e immaginari. É laureata in Scienze e Tecnologie dell'Arte e della Performance presso l'Università degli studi di Brescia e un MFA in Fotografia presso l'Accademia di Belle Arti di Brera di Milano.

www.gloriapasotti.it

ig: gloriapasotti


Nicolò Lucchi (1991) si è laureato nel 2015 in Fotografia presso la LABA di Brescia. Da allora è stato assistente alla didattica presso LABA, lavorando anche come grafico e fotografo freelance. La sua pratica ha sempre messo in discussione i limiti del mezzo fotografico. In particolare, volendo andare oltre i confini e gli aspetti tangibili della macchina fotografica, giocando con le immagini e con gli oggetti. Nelle sue opere, la fotografia è percepita come il mezzo per decostruire la realtà e riassemblarla con nuovi significati trasformati.

ig: nicolo_lucchi

Arielle Bonne Annee (Sezze, 1998) è una fotografa e videomaker italiana di origine burundese. Negli anni del liceo entra a far parte della compagnia teatrale Matutateatro dove, sotto la direzione di Titta Ceccano, ha mosso i primi passi nel mondo del teatro, della regia e della sceneggiatura. Ha conseguito un master in fotografia presso l'Accademia DAM di Roma.

ig: ariellebonneannee

ENG

FAILED EXPECTATIONS 

curated by Angelica Rivetti 

on display 

Chiara Bandino, Gloria Pasotti, Nicolò Lucchi, Arielle Bonne Année 

Expectations have always had an incredibly strong influence when it comes to manifesting astonishment, often arising as a consequence of something unexpected, misunderstood, distant, ambiguous, uncertain. The meaning that eighteenth-century philosophers gave to wonder and astonishment was inevitably connected to that fascination mixed with fear towards the unpredictable and uncontainable vastness of nature and, more generally, of all those phenomena that are inexplicable but able to overwhelm the human emotions: these sensations began to be translated as 'sublime'. 

This exhibition, involving four artists combining video and photography, challenges the public: uncertain trajectories and a plurality of sensory stimuli play with the spectator's body, eye and ear, trying to confuse and above all fail, for better or worse, all expectations. 


 

Chiara Bandino (Rome,1985) began her photographic research in 2010. After studying Marine Biology, she graduated from the Accademia Luz in Rome to specialise in photography in Milan. As an artist, she is mainly interested in using the archive as a narrative tool. After moving to Verona in 2015, she co-founded Fonderia 20.9, a gallery devoted to contemporary photography for which she is producer, curator and head of the editorial line. She is co-founder and curator of the project SÅM Esplorazione visiva della Lessinia. In 2022 she collaborated in the concept, production and installation of the exhibitions at the PHMuseum Days festival in Bologna. She is part of AlvaBooks Project -phisically a corner store in Veronadedicated to independent publishing for which she co-curates the editorial choices and organisation of events, in collaboration with Fonderia 20.9. 


Gloria Pasotti (1987) combines photography, video and drawing. Her works mull over the everyday and marginal realities by trying to represent them with an enigmatic and sentimental approaches. The making of each project is a non-linear process, a dynamic and performative dialogue with her natural environment and domestic situation, in search of new ways of experiencing interiority. She narrates impossible questions, the closest things, objects without status and an intimacy full of dreams and failures. She collects, remixes and alters the objects of her everyday life and her real and digital explorations in an attempt to create a new order of forms and imaginaries. She graduated in Science and Technology of Art and Performance from the University of Brescia and an MFA in Photography from the Brera Academy of Fine Arts in Milan. 


Nicolò Lucchi (1991) graduated in 2015 in Photography at the LABA in Brescia. Since then he has been a teaching assistant at LABA, also working as a graphic designer and freelance photographer. His practice has always questioned the limits of the photographic medium. In particular, he wants to push beyond the boundaries and tangible aspects of the camera, playing with images and objects. In his works, photography is perceived as the means to deconstruct reality and reassemble it with new, transformed meanings.


Arielle Bonne Annee (Sezze, 1998) is an Italian photographer and video maker of Burundian origin. During her high school years, she joined the Matutateatro theatre company where, under the direction of Titta Ceccano, she took her first steps into the world of theatre, directing and screenwriting. He holds a master's degree in photography from the DAM Academy in Rome.